Finasteride e strutture del pene

Buonasera, dott. Militello, ho una domanda circa l’ utilizzo della finasteride per contrastare la alopecia androgenetica, ho 35 anni e ne sono affetto e percio’ sarei tentato di assumerla. Ho voluto pero’ effettuare una visita andrologica prima ed il medico, endocrinologo ed andrologo, docente universitario alla Federico II di Napoli, mi ha detto testuale che sarebbe una follia, se ho capito bene, il problema non sarebbe solo l’ aumento dell’ estradiolo conseguente, ma la diminuzione del dht in se’, che potrebbe portare( ha sottolineato che sarebbe una possibilita’ non una certezza) ad alterazioni della struttura dei corpi cavernosi e della tonaca albuginea. Mi chiedevo percio'( e l’ ho pensato in questi giorni, non al momento della visita) se fosse ipotizzabile la assunzione della finasteride e la concomitante applicazione di diidrotestosterone topico sul, scoperto, terzo distale del pene, per evitare un’ eventuale deandrogenizzazione delle suddette strutture di tale zona. Qualora fosse poi praticabile la cosa, il dht topico verrebbe assorbito in modo da raggiungere tonaca albuginea e corpi cavernosi? Se ho pensato ad un’enorme sciocchezza me ne scuso, ma non sono un addetto ai lavori. Grazie del tempo che mi dedichera’.

Risposta

Ciao Marcello, complimenti per la tua logica purtroppo non esistono veicolanti che permettano alla sostanza di raggiungere la struttura. Sarebbe fantastico per curare anche l induratio penis e somministrare Viagra in gel. Non sono così d accordo sull azione negativa del calo di dht sui corpi cavernosi ma …siamo su argomenti molto spinosi e il docente universitario ha sicuramente più cultura bibliografica rispetto a me .