Myo-inositolo Il suo impatto sui parametri del seme e sulla fertilità  maschile.

Il Myo-inositolo (cis-1,2,3,5-trans-4,6-cicloesaneesolo; MI) è il più importante dei nove stereoisomeri dell’inositolo. L’MI, i suoi derivati del fosfato e i lipidi associati, sono ampiamente presenti nelle verdure e nei tessuti animali e sono noti per partecipare a numerosi processi biologici.

Lo studio che riporto ha effettuato un’analisi di revisione sulla presenza, le funzioni e l’impatto del Myo-inositolo sulla fertilità maschile.

Materiali e metodi

È stata effettuata una ricerca approfondita delle pubblicazioni elencate in PubMed su Myo-inositolo I e suoi derivati.

risultati

Le informazioni pubblicate sono state trovate e compilate sull’identificazione dell’MI, sulle fonti alimentari naturali e sull’assorbimento, sulla biosintesi, sulle concentrazioni, nonché sui ruoli di Myo-inositolo e dei suoi derivati (PI, PIP, GPI, IPG) in numerosi tessuti umani e fluidi corporei in salute e malattia.

Una sezione è stata focalizzata sulla presenza di Myo-inositolo, biosintesi e funzioni nel tratto genitale maschile dei mammiferi e negli spermatozoi, e ha riassunto i rapporti che descrivono l’impatto della supplementazione di IM in vivo e in vitro sulla qualità e sulla fertilità del seme umano.

Gli studi hanno riportato un discreto miglioramento della motilità degli spermatozoi nel seme fresco e congelato e scongelato e una migliore prestazione degli spermatozoi nella fertilità naturale e assistita.

Discussione e conclusione

L’MI è stato segnalato come integratore efficace per la qualità dello sperma. In ogni caso, diversi progetti di studio mancano di controlli adeguati o analisi dei dati per confermare la pertinenza dei risultati. Sebbene promettenti, saranno necessari studi prospettici randomizzati più ampi per confermare l’effetto positivo della supplementazione di Myo-inositolo nella gestione dell’infertilità maschile. Inoltre, sono incoraggiate ulteriori ricerche per svelare i ruoli di IM nella fisiologia degli spermatozoi e nei meccanismi molecolari sottostanti.

Fonte :

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/andr.12718

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